Il personale della Guardia Costiera di Taranto ha effettuato il sequestro di un’area portuale di circa 2000 metri quadri nella quale erano state stoccate circa 150 tonnellate di rottami ferrosi, alla rinfusa pronti per essere destinati, via mare, a forni per la diretta lavorazione.
Dall’analisi visiva dei materiali e dagli accertamenti effettuati con l’ausilio dei chimici del porto e dell’ARPA, è emerso che i rifiuti presentavano macroscopiche incongruenze rispetto a quanto dichiarato dal produttore e apparivano privi di ogni requisito di legge per il successivo imbarco, su navi, dal porto di Taranto.
I rifiuti, a seguito delle non idonee modalità di stoccaggio applicate, sono stati ritenuti pericolosi per l’ambiente.
Il titolare ed i rappresentati legali della Società detentrice dei prodotti di scarto sono stati dunque deferiti all’Autorità Giudiziaria.
Per i fatti accertati, emergerebbero infine ipotesi di reato per attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, oltre che, per inquinamento dovuto alle non regolari modalità di stoccaggio.
Fonte: Capitanerie di Porto – Guardia Costiera