
L’evento ha simulato una collisione tra una nave tipo oil/chemical tanker e uno yatch. L’urto ha quindi generato una falla allo scafo dalla quale sono immediatamente fuoriuscite circa 200 tonnellate di fuel oil, determinando la dichiarazione di emergenza locale e attivando un’azione sinergica e coordinata attraverso l’attuazione degli specifici piani di emergenza.
L’esercitazione organizzata nell’ambito dell’Accordo Ramoge, stipulato da Italia, Francia e Principato di Monaco, è uno strumento di cooperazione scientifica, tecnica, giuridica e amministrativa per il coordinamento degli interventi di tutela del mare in caso di sversamento di prodotti petroliferi e sostanze pericolose.
La simulazione ha visto la partecipazione della Guardia Costiera, Ministero dell’Ambiente, Marina Militare italiana, Prefettura Marittima francese, Marina Nazionale francese, CEPPOL (Centre d’expertises pratiques de lutte antipollution) ed EMSA (European Marittime Safaty Agency).
Nel complesso sono state impiegate 3 unità navali, 2 mezzi antinquinamento, 1 aereo e 30 persone.
Fonte Guardia Costiera