Come cambieranno i trasporti navali nei prossimi anni?

I trasporti marittimi sembrano destinati a cambiare forma e sostanza nel corso dei prossimi mesi. E a farlo, peraltro, in una maniera non totalmente prevedibile. È questa – in estrema sintesi – la conclusione cui si è giunti nel corso del recente evento sul futuro dello shipping internazionali svoltosi durante la fiera Posidonia, ad Atene,  e organizzato da Bimco.

Un evento particolarmente atteso, nel quale si è fatto il punto sul lungo numero di determinanti che potrebbero impattare in maniera non certo marginale sull’evoluzione di questo comparto: dalle nuove normative sul contenimento delle emissioni alla digitalizzazione, passando per le nuove barriere tariffarie, è certo che nei prossimi trimestri le regole del gioco nel trasporto navale saranno destinate a cambiare. Ma come?

Un fattore su tutti sembra essere rappresentato dalla digitalizzazione, che contribuirà ad avvicinare l’andamento del mercato del trasporto marittimo a quello delle materie prime, contraddistinguendo pertanto lo scenario con picchi meno pronunciati e cicli più brevi. Non solo: l’altro grande fattore che gli osservatori guardano con particolare attenzione è il nuovo limite alle emissioni navali che è imposto a partire dal 2020, e che avrà un effetto significativo su tutti gli attori a vario titolo attivi sul mercato dello shipping.

Sempre in tale ambito, un elemento decisivo di scelta da parte degli armatori sarà rappresentato dalla velocità del servizio, utile a sua volta per poter rispettare la nuova soglia dello 0,5% di zolfo. Si porrà inoltre un problema di disponibilità di carburante pulito che, secondo alcuni analisti, sarà ancora più decisivo dello slow steaming.

Come cambieranno i trasporti navaliAd ogni modo, per quanto concerne l’andamento del mercato, il trasporto marittimo di rinfuse secche è visto da molti analisti come un comparto in costante ripresa (per quanto, non certo eccessivamente dinamica) e già oggi i noli delle navi bulk carrier possono garantire adeguati riscontri positivi per gli investitori. Sicuramente più appannata è la previsione di breve termine per i noli per le navi cisterna, la cui risalita sarà molto più lenta, a causa principale di un effetto di eccesso di stiva generato dalle nuove costruzioni che sono giunte sul mercato internazionale nel corso dell’ultimo biennio.

In altri termini, estremizzando le valutazioni a margine dell’evento greco, appare chiaro come il trasporto marittimo stia cambiando pelle, e stia altresì mutando alcuni dei propri fondamentali. Il trasporto navale è pertanto destinato ad apparire ed essere radicalmente differente rispetto a quanto siamo stati abituati a vedere nel corso dell’ultimo decennio, e molti di questi mutamenti dovrebbero poter portare una maggiore efficienza complessiva al settore.

Si pensi, a titolo di esempio, alla possibilità di disporre di un mercato che dovrebbe essere sempre più trasparente, a broker che saranno sempre più strutturati, e a un trasporto marittimo che sarà globalmente sempre più integrato in una catena di fornitura delle merci molto più ampia.

Come intuibile, gli operatori che potranno godere del maggiore successo nel nuovo mercato che verrà saranno coloro che sapranno analizzare in anticipo la direzione assunta dal mercato e, di conseguenza, prendere le opportune contromisure.

Autore dell'articolo: Redazione Online

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *